Salamandra pezzata

Salamandra pezzata
Salamandra salamandra

Questa grande salamandra vive principalmente nei boschi umidi e freschi di latifoglie, dove si muove nel sottobosco in cerca di cibo, principalmente insetti e invertebrati. Animale di grandi dimensioni, inconfondibile nei suoi colori giallo e nero, la colorazione ha una funzione difensiva nei confronti dei predatori. Si tratta infatti di una colorazione aposematica, ovvero una colorazione che ha lo scopo di avvertire i predatori della sua tossicità. Può infatti secernere sostanze irritanti dalle ghiandole presenti sulla pelle che scoraggiano i predatori. Come tutti gli anfibi non va maneggiata a mani nude, ma non è pericolosa per l’uomo. Nei Colli Euganei è diffusa specialmente nei boschi umidi dei colli più alti che presentano una buona copertura boschiva, meglio se con presenza di calti, pozze e fontanili dove può riprodursi.
E’ minacciata dalla distruzione degli habitat boschivi, dalla perdita o degrado di siti acquatici dove riprodursi e dagli investimenti stradali.

Stato di conservazione: la specie è inserita nell’Allegato IV della “Direttiva Habitat” e nell’appendice III della Convenzione di Berna.

Ph. Matteo Di Nicola

Come riconoscerla

Presenta un corpo tozzo e robusto, lunghezza tra i 12 e 20 cm negli adulti. Colore nero lucido con macchie giallo acceso su tutto il corpo.

Come vive

Passa la maggior parte del tempo in boschi collinari umidi, è attiva tutto l’anno, tranne nei mesi più freddi invernali in cui si rifugia nel sottosuolo o sotto la vegetazione in ibernazione. In  primavera avvengono gli accoppiamenti, successivamente, in marzo-aprile, le femmine si recano nei corsi d’acqua o nelle pozze per partorire le larve. Si tratta infatti di una specie ovovivipara, che non depone uova. Una volta deposte le larve le femmine si allontanano dall’acqua, si tratta infatti di una specie prettamente terricola, che anzi nuota a fatica e rischia di annegare se non riesce ad uscire rapidamente dall’acqua. 

Ph. Matteo Di Nicola
Ph. Matteo Di Nicola
Ph. Matteo Di Nicola